IMMAGINI DI ANTONIO COSCIONE
Sequestro milionario al giudice di pace Antonio Iannello, già arrestato il 27 settembre. Da questa mattina, quindi, il tribunale gli ha sequestrato disponibilità finanziare, due immobili a Scafati e beni mobili per 1,5 milioni di euro. Oggetto del provvedimento il giudice di pace Antonio Iannello. Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Chiara Fasano. Il giudice fu arrestato insieme ad altre 22 persone. L’indagine ha consentito di ricostruire un quadro indiziario dal quale emerge una sistematicità di condotte di “corruzione in atti giudiziari” perpetrate da diversi giudici di pace, numerosi avvocati e svariati consulenti tecnici, con riferimento a pratiche e contenziosi riguardanti sinistri stradali, in talune circostanze caratterizzati da profili di falsità. La frenetica serialità delle condotte illecite in argomento è testimoniata dal fatto che, a titolo esemplificativo, nell’arco di un solo mese di “monitoraggio” investigativo da parte dei finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, sono stati registrati 37 casi di corruzione (quindi, più di un episodio di corruzione al giorno).
I correlati accertamenti di natura economico-finanziaria a carico del giudice di pace Iannello hanno consentito alla Guardia di Finanza di Torre Annunziata di rilevare una significativa sproporzione tra le entrate finanziarie e il patrimonio costituito dall’indagato rispetto ai redditi dichiarati. In particolare, le investigazioni eseguite hanno evidenziato un aumento esponenziale delle disponibilità di denaro accumulate dal giudice Iannellonell’ultimo quinquennio, che gli hanno permesso anche l’acquisto di autovetture ed immobili fittiziamente intestati a familiari conviventi.