L’allenatore del Napoli ha commentato così il pareggio interno con la Roma:
“Togliere Osimhen ed Insigne ha dato più campo alla Roma? A fine anno andate da De Laurentiis e ditegli che Spalletti cambia male. Napoli troppo basso? Osimhen sa fare quello ed è bravo negli strappi, ma la partita era uguale anche con lui in campo. Con Mertens potevamo tenere più corta la squadra, e con lui abbiamo vinto anche senza Osimhen. Poi lo volete sempre in campo, così diventa troppo facile. Abbiamo palleggiato male, non si è tenuto palla e ne abbiamo perse alcune che non potevamo perdere. Non siamo stati più la squadra che ha quella convinzione di avere qualità. Poi è chiaro che le sostituzioni, se i risultati non sono quelli giusti, viene detto che influiscono. Le sostituzioni si fanno, ce ne sono cinque. De Laurentiis mi brontola sempre perchè sostituisco sempre troppo tardi, ognuno ha le sue soluzioni.
Convinti per lo scudetto? Noi non abbiamo altra scelta, abbiamo obblighi: fino a quando non c’è la matematica, giochiamo per vincere tutte le partite. Non so le percentuali, ma so le percentuali degli obblighi che abbiamo: il 100% di provare a vincere tutte le partite.
I cambi nel finale? Fatti per avere più possibilità di tenere palla, avevamo quattro giocatori freschi per gestire. E poi volevamo più fisicità, la Roma è forte sulle palle inattive e randellava la palla. Ci siamo messi a specchio tentando di avere la chance di lettura delle giocate. Non abbiamo fatto girare la palla, ci siamo fatti trascinare senza marcare e scivolare sul gol. Potevamo atteggiarci meglio in quell’occasione.
Squadra instabile che ha paura di perdere? Non so, il calcio sta andando verso questa volontà di fare un calcio uomo contro uomo più fisico e cattivo da un punto di vista del duello. E lì se non siamo bravi a gestire la palla rischiamo di pagare conseguenze. In altre partite abbiamo fatto prevalere la nostra volontà, oggi un po’ di meno”.