L’allenatore partenopeo ha commentato così la vittoria interna contro il Bologna di Thiago Motta. Queste le sue parole:
“Subentranti determinanti? Sì, è così: i titolari del secondo tempo fanno la differenza.
Come numero siamo gli stessi dello scorso anno, quindi quel che si fa quest’anno si poteva fare anche l’anno scorso. Probabilmente, trattandosi di calciatori con esperienza diversa e passato differente, diventa più difficile rispetto a dei ragazzi così giovani. Però poi è lo scorrimento delle situazioni a confermare che se uno entra bene nel secondo tempo, trova la possibilità di giocare freschezza-contro-fatica. Siamo stati bravissimi a non assecondare l’inerzia che poteva prendere la gara. Siamo stati spesso bravi ad andarli a prendere, magari a volte anche troppo! E loro hanno anche sfruttato quest’eccessiva pressione. Ma noi volevamo farla la partita. Stiamo imparando a valutare quali sono le nostre capacità: dobbiamo fare sempre la partita, per tutta la partita.
Come ce lo dimentichiamo un attimo, ce lo ricordano i nostri tifosi!
Anche oggi, come si abbassa un po’ il ritmo, ci riprendono, perché sanno il calcio che gli piace e che può dare risultato. Una vittoria di squadra tosta, oggi siamo stati davvero tosti: bella roba! Con tante occasioni da gol e tiri nello specchio.Ne abbiamo vinte tante anche l’anno scorso di gare così, poi non è facile… Anche altre squadre al nostro fianco vincono come noi. Fan parte dello scorrimento del campionato alcune partite toste risolte nel finale. Quel che dà forza, è vedere questa continuità di atteggiamento, al di là dell’episodio che può essere favorevole o meno. Ma è la ricerca continua che mi piace. Oggi Zielinski ha sempre mangiato campo, così come Raspadori e Osimhen. Tanta roba, oggi han fatto una grandissima partita: gli episodi sono tali, ma con la mentalità giusta, col livello giusto qualitativo di calcio, è una finestra aperta sul futuro, ecco”.