Tra sediolini, pista d’atletica e concessioni varie, il futuro dello stadio San Paolo sembra essere sempre di più appeso al filo dei rapporti tra Comune e Società sportiva calcio Napoli. Ovvero tra Luigi de magistris e Aurelio de laurentiis. Protagonisti da tempo di una lunga e stancante polemica sul “cosa è tuo e cosa è mio”, i due hanno fatto delle frecciatine velenose l’unica forma di dialogo tra palazzo san Giacomo e Filmauro. Solo due giorni fa de Laurentiis durante una conferenza a Bari metteva sulla bilancia i due sindaci di Napoli e del capoluogo pugliese. Inutile dire da quale lato propendeva. In questo scambio di dialettica si è ultimamente inserito l’assessore allo sport, Ciro Borriello, che ha pensato bene di affidare alle stampe una replica alle ultime esternazioni di Aurelio. Cavalcando la teoria del papponismo e le aspirazioni da secondo posto del presidente, l’assessore è entrato dunque a gamba tesa sulla scelta di acquisire la Bari, come chiamano la squadra da quelle parti. Si attende ora la risposta di de laurentiis, che arriverà di sicuro visto che su questo fronte l’imprenditore ha dimostrato di non tirarsi mai indietro. Esempio, la recente scelta di ritirare gli ingressi gratuiti ad assessori consiglieri comunali, che ora minacciano a loro volta di andare in curva a proprie spese. Fatto sta che il napoli scenderà il campo per la prima in casa con il Milan il prossimo sabato e si parla ancora di sediolini nuovi, di chi deve mettere o ha messo i soldi. E del nuovo stadio san paolo però c’è solo la nuova pista d’atletica.