Svolta sull’omicidio della piccola Fortuna Loffredo: “Uccisa perché non voleva più subire abusi”

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I bambini hanno squarciato il muro d’omertà. Dalle loro dichiarazioni gli inquirenti hanno avuto i riscontri per arrestare Raimondo Caputo, l’uomo che avrebbe violentato e ucciso la piccola Fortuna Loffredo, gettata dall’ottavo piano del palazzo in cui viveva con i genitori a Caivano. Il procuratore capo di Napoli Nord Francesco Greco insieme al Procuratore aggiunto Domenico Airoma, hanno descritto i particolari delle indagini che hanno portato all’arresto del 44enne, già in carcere con l’accusa di avere abusato della figlia. Il corpo di Fortuna, che allora aveva sei anni, fu trovato davanti allo stabile dove abitava, molto probabilmente dopo essere precipitata. L’autopsia stabilì che aveva subito abusi sessuali. E’ un quadro preoccupante, quello svelato dai procuratori, di un quartiere dove l’infanzia non è tutelata e non si consente ai giovani di avere un normale percorso di crescita.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti la piccola Fortuna sarebbe stata gettata dall’ottavo piano del palazzo, dove viveva con i genitori, dal presunto orco che abusava di lei da tempo, dopo aver rifiutato di subire l’ennesima violenza. Il 44 enne, vicino di casa è già chiuso nel penitenziario di Poggioreale dal novembre 2015 per concorso in violenza sessuale ai danni della figlia di 3 anni. Con la stessa accusa la madre si trova ai domiciliari. Ed è proprio davanti casa della donna, Marianna Fabozzi, che questa mattina alcune donne del Parco Verde hanno cercato di dare fuoco alla sua abitazione dove probabilmente si sono veritifcate le violenze ai danni dei bambini. Oltre a Raimondo Caputo, sono stati arrestati tra il 2014 e il 2015, altre persone, inquilini dello stesso stabile accusati di pedofilia, tra questi Salvatore Mucci, colui che per primo soccorse Fortuna dopo il volo di otto piani. Il contesto ambientale ha complicato le indagini, tra depistaggi e dichiarazioni inventate ad arte. Nel palazzo gli inquirenti hanno sentito più volte gli inquilini, che si sono contraddetti dando versioni poco credibili, così come i bambini sentiti, che sarebbero stati “ammaestrati”. La svolta c’è stata solo dopo che i bambini che avevano subito violenze sono stati allontanati dal Parco Verde e presi in custodia dai servizi sociali.
La mamma della piccola Fortuna ai nostri microfoni ha così commentato l’arresto dell’uomo accusato dell’omicidio di sua figlia.