Tar boccia zona rossa Napoli, prefetto ricorre al Consiglio di Stato

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Una pronuncia netta, che annulla il divieto di stazionamento nelle “zone rosse” di Napoli. Il Tar della Campania ha bocciato l’ordinanza del prefetto Michele di Bari, nata da una direttiva del ministero dell’Interno e prorogata per la terza volta il 30 giugno.

Il Tribunale amministrativo ha sottolineato come l’uso di poteri straordinari per affrontare problemi strutturali – come microcriminalità e disagio sociale – risulti in contrasto con i principi costituzionali, lesivo della libertà di movimento e del diritto di manifestare.

Ad opporsi al provvedimento, un’ampia rete di associazioni e sigle cittadine,  con il supporto di giuristi e avvocati per i diritti civili. ma la misura era stata contestata sin dall’inizio dalla Camera Penale di Napoli, secondo cui avrebbe aperto la strada ad applicazioni arbitrarie, violando la presunzione di innocenza.

Ora il Tar mette un primo punto fermo. Ma la partita resta aperta: a Palazzo di Governo infatti si è al lavoro per preparare il ricorso al Consiglio di Stato. A commentare la decisione del tar il membro del team legale, il dottorando di ricerca in diritto costituzionale  Andrea Chiappetta