Terapia del dolore, applicazione della legge 38: limiti e opportunità per la cura in un incontro a Napoli

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La maggior parte dei malati non sa che in Italia, da 3 anni, c’è una legge che tutela il loro diritto alla cura del dolore cronico, quello che si protrae nel tempo e non è più utile e, soprattutto, da sintomo, si è trasformato il malattia. Ed anche molti medici e sanitari non conoscono i dettagli di una normativa, la 38/2010, ritenuta fra le più avanzate d’Europa. Per fornire elementi di chiarezza, sia farmacologica che normativa, Grunenthal, azienda farmaceutica leader per la ricerca nella terapia del dolore, ha supportato un evento all’hotel Royal Continental di Napoli con oltre 60 medici, sia di base che specialisti, a conclusione di un ciclo d’incontri che ha toccato Stresa e Venezia formando complessivamente oltre 200 medici. Due le giornate partenopee di lavori, con sessioni d’approfondimenti sul dolore e sulla legge 38. L’apertura dei lavori è stata affidata a Caterina Aurilio, professore ordinario di Anestesia e Rianimazione alla II Università di Napoli, presidente eletto dell’Aisd (Intervista nel file video allegato).
Quale l’importanza del farmacologo per l’identificazione della cura. L’analisi nelle parole di Paola Sacerdote, docente di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano (Intervista nel file video allegato).
Ma quando il dolore da cronico diventa malattia? Lo spiega Flaminia Coluzzi, docente di Anestesia e Rianimazione all’Università La Sapienza di Roma. (Intervista nel file video allegato).