“Terra dei Fuochi” al setaccio dei carabinieri, denunce e sequestri nel mese di ottobre

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Ottobre di controlli per i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, supportati da quelli del Gruppo Forestale di Napoli, dai militari del NOE del NAS, dal Gruppo Tutela del Lavoro e dal Nucleo elicotteri di Pontecagnano.

Obiettivo il contrasto dei reati ambientali connessi alla cosiddetta “Terra dei Fuochi”.
Nel mese scorso denunciate 32 persone, sequestrate 5 discariche abusive e altrettanti opifici con relative attrezzature.
Sotto la lente dei militari i comuni della provincia napoletana, nei quali sono stati registrate molte condotte illecite.

A Striano, un 40enne del posto è stato denunciato per aver incendiato cumuli di plastica su Via Cesina. I fumi prodotti dalla combustione dei rifiuti hanno reso l’aria irrespirabile per molte ore.

Poco distante, a Poggiomarino, un 72enne è stato sorpreso dai militari mentre stoccava in un’area privata rifiuti speciali e non.

Stessa condotta sanzionata ad un imprenditore 36enne di Casalnuovo, responsabile di aver gestito senza autorizzazione la raccolta dei rifiuti della propria azienda manifatturiera.
Nei guai anche un 56enne di Napoli, titolare di una ditta di commercio all’ingrosso di legname. Secondo quanto riscontrato dai carabinieri, l’attività immetteva nell’atmosfera emissioni inquinanti oltre la soglia limite.

I controlli, effettuati anche mediante l’utilizzo di droni, hanno consentito di raggiungere aree altrimenti inaccessibili.
Ed è proprio grazie a tale dispositivo che i militari hanno individuato innumerevoli roghi di rifiuti accesi tra i comuni di Napoli,Giugliano in Campania, Marigliano e Cicciano.

Ancora a Marigliano, i carabinieri hanno sanzionato il titolare di un’officina meccanica, responsabile di aver scaricato acque reflue industriali nelle condutture fognarie del comune. Per l’imprenditore, un 51enne del posto, anche il sequestro dell’attività.

Identica sorte e condotta per una 44enne di Palma Campania, la cui azienda sversava senza autorizzazione i liquami di scarto prodotti dalla produzione di capi d’abbigliamento.

A Giugliano denunciato il titolare di uno stabilimento industriale di produzione di minuteria metallica per stoccaggio e smaltimento non autorizzato di rifiuti. Nel piazzale dell’azienda trovati complessivamente 65 mc di rifiuti pericolosi e non pericolosi: guaine bituminose, stracci e segatura intrisi di oli e solventi, imballaggi di carta, cartone, imballaggi metallici, in plastica e legno.

Nello stesso comune, nei primi giorni del mese scorso, denunciati 5 amministratori unici di aziende impegnate nella raccolta dei rifiuti e 10 autisti di autocompattatori.

Incolonnati all’ingresso dello STIR, i veicoli sanzionati avevano rilasciato su strada grandi quantità di liquami inquinanti.

Segnalato all’Autorità Giudiziaria per smaltimento illecito di rifiuti anche il proprietario di un terreno alle porte di Pomigliano D’Arco. Durante un controllo dei carabinieri individuato un cumulo di circa 800 mq nel quale erano accatastati travetti di cemento, lamiere in ferro, plastiche e vetri.

I controlli, effettuati su larga scala, continueranno senza sosta.