Dopo la forte scossa di martedì notte, ieri poco dopo le 20 un terremoto di forte intensità ha coinvolto di nuovo il Molise.
L’evento sismico ha avuto come epicentro la provincia di Campobasso, a 4 chilometri a sud est dal comune di Montecilfone, per i sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma la magnitudo è stata di 5.2 mentre la profondità di circa 9 chilometri.
E in serata, intorno alle 22, un’altra scossa intensa di magnitudo 5.0.
La scossa è stata avvertita anche a Napoli, in diversi comuni della provincia e in altre zone della Campania, alcuni abitanti di Fuorigrotta, Vomero e Colli Aminei sono scesi in strada spaventati. Molte segnalazioni, soprattutto da persone che si trovavano ai piani alti delle abitazioni ma nessun danno.
Lo conferma la Protezione civile della Regione Campania che si è messa subito in contatto con i Vigili del fuoco della provincia di Caserta: l’area del Matese è infatti quella più prossima all’epicentro e nella quale la scossa è stata maggiormente avvertita.
Oltre sessanta le telefonate pervenute alla Sala operativa regionale da parte di cittadini di tutto il territorio che chiedevano informazioni sul terremoto.
Sulla base delle primissime rilevazioni, il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni ha affermato che i terremoti di queste ore hanno origine dalla stessa faglia del sisma che colpì il comune molisano 16 anni fa definendolo «un terremoto molto simile in termini di natura a quello di San Giuliano di Puglia del 2002».