Settanta dei 140 lavoratori in forza sono in esubero. È quanto comunicato nel corso di una conferenza stampa dai vertici aziendali del CMO, l’azienda di Torre Annunziata specializzata in servizi legati alla medicina che si è vista respingere la richiesta di dissequestro della medicina nucleare dal Tribunale oplontino dopo una vicenda legata a presunti abusi edilizi riscontrati dagli uffici del Comune di Torre Annunziata.
”Dover rinunciare a questa branca ha spiegato l’amministratore Luigi Marulo si ripercuote sull’intera attività aziendale.
L’iter giudiziale ed amministrativo, avviato nel marzo 2017, con azioni penali, amministrative comunali e amministrative sanitarie, ha già fortemente penalizzato la struttura, essendo stata la stessa chiusa per oltre sette mesi fino al fatidico 30 luglio 2018.
Il danno subito, calcolabile per decine di milioni di euro, non sarebbe nuovamente sostenibile per un ulteriore e indefinito periodo di tempo.