Tratta degli schiavi: blitz nel Salernitano contro lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina

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Erano ideologicamente false le domande per la concessione dei permessi di soggiorno, per i quali ogni migrante era disposto a versare all’organizzazione somme variabili fra i 5.000 ed i 12.000 euro. E in molti casi gli immigrati erano ridotti in schiavitù. Salerno e Provincia terreno di caccia per un’organizzazione senza scrupoli. Così i carabinieri di Salerno, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno emesso 35 provvedimenti, 27 agli arresti domiciliari e 8 obblighi di dimora.

Il comandante, Antonino Neosi (Intervista nel file allegato)

L’organizzazione, dopo aver procacciato in Marocco persone disposte a pagare per ottenere un permesso di soggiorno, anche con l’intermediazione di ulteriori soggetti residenti in Francia e Belgio, era in grado di generare, per il tramite di imprenditori agricoli sodali all’organizzazione, le domande flussi periodicamente inviate al Ministero dell’Interno, la cui gestione veniva poi affidata ad un commercialista ebolitano. Il pagamento delle somme pattuite avveniva in Marocco. Il procuratore, Luca Masini (Intervista nel file allegato)