Il settore turistico campano ha una quota del 5,2% sul valore aggiunto nazionale, dà lavoro a circa 87.000 addetti con una quota dell’8,8% sul totale occupati in Italia. I principali mercati esteri di provenienza sono: Regno Unito (19,3%), Germania (14,4%), USA (10,6%).Il turismo continua a essere un driver decisivo per il nostro Paese. L’industria turistica italiana vale, infatti, oltre 70 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil) se si aggiunge anche tutto l’indotto.
E in questo contesto la Campania con oltre 18,8 milioni di presenze turistiche, si classifica al 7° posto fra le regioni italiane (ai primi posti si confermano il Veneto con 63,2 milioni, la Toscana con 44,3 milioni e la Lombardia con 37,8 milioni). A confermare questi dati è il Rapporto sul Turismo 2017, curato da UniCredit in collaborazione con Touring Club Italiano, nel quale vengono analizzati i dati più recenti e le tendenze del settore turistico sia nel mondo che nel nostro Paese, con un’attenzione particolare alle diverse performance regionali.
Il turismo, dunque, si conferma come un settore rilevante nell’economia campana, ancora con grandi potenzialità e significativi margini di crescita. Per quando riguarda l’offerta ricettiva, nel 2015 la Campania si è attestata all’11° posto in Italia per numero di esercizi turistici (5.677) e al 9° posto per numero di letti totali (200.585). Nel quinquennio 2010-2015 inoltre l’offerta ricettiva della Campania ha registrato un incremento di letti totali pari allo 0,7% (+3,8% il dato medio Italia). Un dato interessante riguarda poi la distribuzione dei posti letto regionali per tipologia di struttura ricettiva: nel periodo considerato il 60,1% dei posti letto è stato offerto da alberghi, il 24,1% da campeggi e villaggi turistici, il 4,7% da alloggi in affitto, il 4,1% da B&B, il 3,5% da agriturismi e l’1,4% da altri esercizi ricettivi.