Ucraina, Onu: nessun segno di fine combattimenti
“Non si vede alcun segnale di una fine dei combattimenti” in Ucraina, dove “la logica prevalente è quella militare, con poco o punto spazio per il dialogo”.
Così nelle parole del vicesegretario generale dell’Onu, Rosemary Di Carlo nel corso dell’audizione presso il Consiglio di Sicurezza.
OLTRE 18MILA VITTIME DALL’INZIO DEL CONFLITTO
Secondo l’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani sono almeno 18mila le vittime civili dall’inizio dell’invasione di febbraio scorso.
“L’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani ha accertato almeno 18mila vittime civili dall’inizio dell’invasione del febbraio scorso – afferma Di Carlo – ma le cifre effettive sono probabilmente assai più elevate”.
AMASCIATRICE USA DENUNCIA DRONI A RUSSI DA COREA DEL NORD E IRAN
Sempre sul fronte della guerra in Ucraina, l’ambasciatrice statunitense, Linda Thomas-Greenfield, afferma come sia la Corea del Nord che l’Iran abbiano fornito droni e missili alla Russia, in violazione delle risoluzioni sanzionatorie dell’Onu.
Sempre nel corso dell’audizione, il rappresentante russo, Vasily Nebenzya, afferma che l’obbiettivo russo è “la fine della minaccia proveniente dall’Ucraina e la discriminazione della popolazione russofona”.
Per poi aggiungere: “Se si può raggiungere con mezzi pacifici siamo pronti a impegnarci; altrimenti lo otterremo per via militare”.
A KIEV CONTINUANO LE ESPLOSIONI NEL CENTRO E ATTACCHI A INFRASTRUTTURE
Intanto quattro forti esplosioni sono state avvertite a Kiev prima che suonasse l’allarme antiaereo: il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klitschko, conferma la notizia precisando che i servizi di soccorso sono intervenuti nel quartiere di Dniprovskyi.
Pochi minuti dopo le esplosioni fonti governative ucraine parlano di un attacco diretto contro alcune infrastrutture.
Il responsabile dell’amministrazione della Presidenza, Kyrylo Tymoshenko, consiglia ai residenti di recarsi nei rifugi.