Udinese-Napoli 1-2 (1-1) Udinese (3-5-1-1): Musso; Becao, Bonifazi, Samir; Stryger Larsen (25′ st Zeegelar), Arslan (25′ st Walace), De Paul, Mandragora, Molina; Pereyra; Lasagna (35′ st Nestorovski). (31 Gasparini, 96 Scuffet, 5 Ouwejan, 18 Ter Avest, 65 Rigo, 87 De Maio, 6 Makengo, 64 Palumbo). All. Gotti. Napoli (4-2-3-1): Meret, Di Lorenzo, Manolas (15′ pt Maksimovic) Rrahmani (1′ st Mario Rui), Hysaj; Bakayoko, Ruiz (22′ st Elmas); Lozano, Zielinski (47′ st Demme), Insigne; Petagna (22′ st Llorente), 25 Ospina, 16 Contini, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam, 68 Lobotka, 21 Politano, 58 Cioffi) All. Gattuso. Arbitro: Pasqua di Tivoli. Reti: nel pt 13′ Insigne (rigore); 27′ Lasagna; nel st 45′ Bakayoko. Angoli: 2-7 Recupero: 2′ e 4′ Ammoniti: Di Lorenzo, Arslan, Samir, Zeegelar.
Napoli corsaro a Udine grazie a una capocciata di Bakayoko al 90′ dopo una sfida giocata a viso aperto in cui l’Udinese ha sprecato numerosi contropiede che potevano diventare letali. Gli ospiti si rilanciano in chiave Champions, anche grazie al pareggio tra Roma e Inter, mentre i friulani si devono guardare preoccupati alle spalle. Il nuovo assetto tattico dell’Udinese, provocato dall’attacco falcidiato, lascia presupporre una partita senza esclusione di colpi. E dopo pochi secondi, quando Insigne spedisce sul fondo dal limite, si capisce che le previsioni sono azzeccate. Da quel momento la prima frazione è una girandola di emozioni. Al 7′ De Paul lascia partire un missile di poco sopra la traversa. E’ però il Napoli a trovare il vantaggio su rigore: Lozano viene steso da Bonifazi e il Var salva Pasqua che non si era accorto del tocco falloso. Insigne dal dischetto, con tanto di saltello prima del calcio, infila all’incrocio, raggiungendo Careca al settimo posto della classifica all time dei marcatori azzurri, con 73 reti. Tutta argentina la reazione dei padroni di casa: al 21′ De Paul accende Pereyra che spreca da ottima posizione. Due minuti più tardi doppia occasione per il raddoppio: Musso si supera dapprima su Lozano in tuffo di testa e, sul corner conseguente, su deviazione sottomisura di Petagna, che stava per spiazzarlo. Napoli in totale controllo. Ci vuole così un vero e proprio suicidio della difesa ospite per trovare il pareggio. Rrahmani serve un retropassaggio debolissimo verso Meret, si infila Lasagna che dribbla il portiere e insacca la terza rete nelle ultime quattro gare contro il Napoli. I partenopei accusano il colpo e prima Lasagna e quindi Stryger Larsen impegnano Meret su azioni di contropiede che passano sempre dai piedi di De Paul. Mentre allo stadio si gela, Gattuso toglie il cappotto e, dopo essere rimasto in maglietta, tira pure su le maniche, per un intervallo in cui i muri della Dacia arena devono avere tremato, con Rrahmani che non torna in campo dopo una prestazione orribile. Napoli subito col piede sull’acceleratore nella ripresa: Zielinski costringe Musso a un miracolo, sulla respinta Insigne mette a sedere mezza difesa e calcia un bolide a giro, a fil di palo, ma fuori di un soffio. All’8 Maksimovic, di tacco, sfiora l’eurogol a due passi da Musso. Nemmeno il tempo di prendere fiato che sull’altro versante Stryger costringe Meret all’ennesima respinta di piedi. Tre minuti dopo altro contropiede dell’Udinese e Lasagna (servito dall’onnipresente De Paul) centra ancora una volta in pieno Meret che pochi istanti più tardi vede una staffilata del fantasista argentino perdersi di poco fuori. Il ritmo cala, si fa sentire la terza partita in una settimana e nemmeno la girandola di cambi sembra riuscire a invertire l’inerzia della partita, che si dirige verso il pareggio, tra le urla disperate di Gattuso che cerca di riaccendere i suoi. Missione compiuta: all’ultimo minuto regolamentare, cross al centro dell’area e Bakayoko insacca dopo che la sfera ha colpito il palo. Ennesima rete su sviluppo di calcio da fermo e tre punti fondamentali per il futuro del Napoli.