“La Sirena Partenope è uno dei simboli gentili, belli e storicamente significativi di Napoli.
Mi pare che abbiamo imboccato la strada giusta”.
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato la scelta come mascotte per l’Universiade di Napoli della sirena che per la leggenda sarebbe morta nelle acque in cui oggi sorge Castel dell’Ovo, uno dei simboli del capoluogo partenopeo.
A quasi cento giorni dall’evento, De Luca ne ha ripercorso le tappe: “Si sono impiegati – ha detto De Luca – dei mesi per interventi strutturali, ora dobbiamo accelerare sulla promozione dell’evento e la comunicazione. Dobbiamo far vivere alla Campania e a tutta l’Italia questo grande evento sportivo che la Regione ha pensato, voluto e finanziato da sola. Le Universiadi costano alla Regione 270 milioni, 170 diretti e 100 presi dai fondi del Governo destinati alla Regione stessa.”
“In questo momento – sottolinea il governatore – lavorano sulle Universiadi 200 persone e stiamo ristrutturando decine e decine di impianti, dal San Paolo, per il quale il Comune aveva detto due anni fa che avrebbe fatto da solo, utilizzando un mutuo del Credito Sportivo. Poi, a maggio dello scorso anno, ci hanno detto che non avevano un euro, perché il Credito Sportivo non aveva concesso il mutuo e abbiamo dovuto prendere 20 milioni e spostarli sul San Paolo”.