Antonio Celentano, noto farmacista dell’area vesuviana, è finito agli arresti domiciliari per ricettazione e riciclaggio di farmaci ad alto costo rubati e rapinati.
L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, ed eseguita dai carabinieri del Nas a chiusura di complesse indagini.
Eseguito un sequestro preventivo di somme pari a circa 2 milioni e 300mila euro, quale profitto di numerosi reati di natura fiscale.
L’indagine ha consentito di svelare un sistema capillare mediante il quale venivano convogliati, principalmente, farmaci ospedalieri e ad “alto costo”, con grave danno per il Servizio Sanitario Nazionale e l’imposizione fiscale, connotato, in particolar modo, da operazioni volte alla immissione su mercati esteri di farmaci rubati.
Le attività investigative sono scattate in seguito alle verifiche eseguite, da parte della polizia giudiziaria, a partire dagli inizi del 2014, presso una farmacia convenzionata con l’Asl Napoli 3 Sud e in un deposito all’ingrosso di specialità medicinali, al cui interno sono state rinvenute e sequestrate migliaia di confezioni di farmaci risultate provenienti da alcune rapine effettuate in precedenza nei comuni di Livorno e di Cerignola (FG).
E’ stato così smantellato un illecito sistema di approvvigionamento di farmaci – provenienti dalla commissione di furti e rapine – da parte del farmacista attinto dalla misura cautelare, nonché l’evasione delle imposte sul valore aggiunto, mediante la falsa rappresentazione di scritture contabili delle società dallo stesso gestite, con la reiterata perpetrazione di truffe a carico dell’Asl Napoli 3 Sud mediante l’utilizzo di ricette mediche provento di furto.