Si apre un fronte nella trattativa tra i 354 lavoratori della Conateco e i vertici dell’azienda: una vertenza che, tra licenziamenti, cig e ipotesidi nuova contrattazione, ha determinato l’entrata in sciopero degli operai che nel porto di Napoli si occupano del carico e dello scarico delle navi mercantili. Uno sciopero, congelato poco prima di ferragosto al termine di un’infuocata assemblea tra lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, previo l’impegno del Governo nel far incontrare di nuovo le parti. E Il governo, tramite il ministero dei Trasporti, proprio oggi ha reso noto che il prossimo 3 settembre lavoratori e azienda dovranno recarsi a Roma nella sede del dicastero. Tocca al ministro Graziano delrio quindi mediare una situazione da cui può dipendere l’economia cittadina, considerata l’importanza dello scalo napoletano. Alle ore 10 si deciderà il destino di un’impresa la cui situazione debitoria mette a serio rischio il mantenimento dei posti di lavoro. Nel mese di luglio, una protesta che sfociò nel blocco dei tir, mise in ginocchio la circolazione all’interno e a ridosso del porto. Ora, si è aperto uno spiraglio.