Due giorni di tempo. Le prossime 48 ore saranno fondamentali per Luigi de Magistris per trovare i voti necessari all’approvazione del bilancio e riuscire a evitare lo scioglimento del comune di Napoli.
Ieri il sindaco ha dovuto registrare un primo flop dopo che il consiglio comunale, convocato in remoto per l’emergenza covid, è saltato per mancanza di numero legale. Oggi avrebbe dovuto esserci una seconda riunione sul bilancio di previsione ma, dopo le 10 ieri sera, alle redazioni di stampa e tv, è arrivata la comunicazione che l’Assise era stata rinviata al 12 novembre.
Questa volta non in remoto, ma in presenza nell’antisala dei Baroni del Maschio angioino.
Una disposizione scattata dopo una lettera inviata da Luigi de Magistris al presidente del consiglio comunale, Sandro Fucito, in cui chiedeva lo slittamento dei lavori per accontentare le richieste dei consiglieri che volevano il dibattito in presenza.
Persa la sua maggioranza, a de Magistris restano due carte da giocare: trovare in questi due giorni nei partiti d’opposizione i voti che mancano per arrivare ai 21 necessari per l’approvazione del documento finanziario, oppure, nel caso il 12 novembre il consiglio non si riunisse per numero legale, riconvocarlo il 16 novembre per affidarsi al comma 5 dell’articolo 31 dello Statuto comunale che da la possibilità per il consiglio di convalidare la seduta anche con solo con un quinto dei consiglieri presenti. A quel punto basterebbero otto voti per l’approvazione del Bilancio ed evitare lo scioglimento del comune 5 mesi prima della scadenza naturale del mandato.
Un’impresa non facile, a testimoniarlo una nota di 12 consiglieri d’opposizione che invitano il sindaco ad ammettere la fine della sua esperienza a palazzo san giacomo