giovedì, Aprile 25, 2024
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Agnelli lascia la Juve e avverte: Premier League mangiatutti

Appello alla Corte di Giustizia europea: “Riconosca lo sport professionistico di alto livello come industria”.

Agnelli lascia la Juve e avverte: Premier League mangiatutti

“Il calcio europeo ha bisogno di riforme strutturali per il futuro. Senza riforme rischieremo una continua, costante ed inesorabile decrescita del calcio a favore della Premier League che, nel giro di pochi anno, attrarrà tutto il talento del calcio europeo, marginalizzando le altre leghe”.

NASCE LA NUOVA JUVENTUS CON GIANLUCA FERRERO PRESIDENTE

Così nel giorno dell’addio e dell’ultimo consiglio di amministrazione della Juventus, Andrea Agnelli indica la strada da percorrere e auspica un intervento della Corte di Giustizia europea sulla questione della posizione di monopolio dell’Uefa e del riconoscimento dello sport professionistico di alto livello come una vera e propria industria.

FERRERO: MASSIMO IMPEGNO IN AMBITO SPORTIVO E GIUDIZIALE

Così nasce la nuova Juve con al timone Gianluca Ferrero al vertice del Consiglio di amministrazione che afferma al termine della riunione: “Darò il massimo impegno alla tifoseria bianconera, sia in ambito sportivo che in quello giudiziale”. E aggiunge: “Lavoreremo per costruire un futuro che sia all’altezza del passato glorioso della Juve”.

Il nuovo esecutivo bianconero è composto, oltre al presidente Ferrero, da Fioranna Vittoria Negri, Maurizio Scanaviglio (direttore generale) Diego Pistone e Laura Cappiello, tutte persone di fiducia di John Elkann, e durerà in carica fino al 30 giugno 2025.

L’EX PRESIDENTE: IL MIO LAVORO E’ STATO CAPIRE IL CONTESTO

“Oggi si chiude un capitolo della Juventus durato quasi 13 anni – dice l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli –  che oggi facciamo fatica a leggere. Non posso nascondere l’emozione. Il mio lavoro è stato quello di cercare di comprendere il contesto, indicare la direzione strategica della società. Il calcio fa parte dell’industria dell’intrattenimento, un’industria di 750 miliardi”.

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