I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato Amodio Ferriero, il 46enne di Sant’Antimo ritenuto reggente del clan camorristico dei “Puca” attivo tra Sant’Antimo e i comuni confinanti.
Era latitante dal marzo 2017 per evitare l’esecuzione di un’occc emessa dal Gip di Napoli in cui è ritenuto responsabile, insieme ad altri 6 membri del clan arrestati a marzo, di associazione di tipo mafioso, dell’omicidio del reggente del contrapposto clan “Verde” nel 2007, di detenzione illegale di armi da guerra e di ricettazione, tutti reati aggravati da metodo e finalità mafiosi.
I militari lo hanno localizzato a Caserta, dove da mesi si era stabilito in una mansarda al sesto piano di un grande complesso edilizio a forma di ferro di cavallo con un supermercato al piano terra che gli permetteva l’“autarchia” senza che nessuno lo vedesse sulla pubblica via.
Durante la successiva perquisizione nel suo domicilio i militari hanno sequestrato 4900 euro in contante, una carta d’identità in bianco e 3 documenti (carta d’identità, patente e tessera sanitaria) riportanti le stesse generalità false ma la sua foto, infine 5 telefoni cellulari.
Dopo le formalità Ferriero è stato tradotto al centro penitenziario di Secondigliano.