Auto date alle fiamme mediante un innesco realizzato con benzina versata su materassi.
E’ uno dei tanti roghi che ogni notte avvelenano la zona Nord di Napoli.
Siamo sull’Asse Mediano tra Scampia e Mugnano.
Su uno dei tanti svincoli chiusi dall’amministrazione comunale si consuma l’ennesimo reato ambientale.
Ma è tutto l’asse viario che lambisce i tanti comuni della provincia ad essere interessato ad fenomeni indiscriminati di sversamento illegale.
Vernici, materiale di risulta, pneumatici e addirittura amianto già in avanzato stato di sbriciolamento, quello che si può trovare sulle piazzole di sosta e nella corsia di emergenza.
Una bomba ecologica senza precedenti che si somma alle migliaia di roghi appiccati da criminali durante la notte.
La chiusura del termovalorizzatore di Acerra aumenta ancora di più quella che da crisi nel tempo è divenuta una vera emergenza ambientale e sociale.
La protesta delle donne di San Giovanni a Teducccio è il sintomo di una popolazione stanca e scoraggiata.
Anche in città molte strade secondarie sono invase da ingombranti e cacasse di auto e moto.
Il Rione Traiano, Soccavo, Ponticelli, la Sanità, Materdei, Fuorigrotta le zone più colpite. Il sindaco di Napoli de Magistris sensibilizza la popolazione e lancia l’allarme di eventuali manovre oscure per fare della chiusura del Termovalorizzatore l’occasione per far riesplodere l’emergenza in strada.