Conte bis, primo atto contro Salvini: impugnata una legge leghista del Friuli Venezia Giulia

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Si apre con uno smacco all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini l’era del governo Conte bis: nella prima riunione del consiglio dei ministri, si è deciso di impugnare una legge regionale del Friuli Venezia Giulia, regione a guida leghista, per alcune norme “discriminanti” verso i migranti.

Un mese dopo l’apertura della crisi del governo gialloverde, il Presidente Giuseppe Conte ha chiesto alla sua compagine una “leale collaborazione”, per abbandonare i “conflitti” e delle “sgrammaticature istituzionali” della precedente esperienza.

I leader del Movimento 5 stelle e del Pd, Luigi Di Maio e Dario Franceschini, si sono impegnati, a nome delle rispettive “delegazioni”, che ci si parlerà di più e si concorderanno le singole misure

Il Cdm si è tenuto dopo che i ministri hanno giurato al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al tavolo 21 i ministri di M5s, Pd e Leu Come primo atto, il presidente del Consiglio ha informato il Cdm di aver comunicato ieri alla presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen il nome di Paolo Gentiloni come membro italiano della nuova commissione.

Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato. E Salvini annuncia la sua presenza: “Lunedì sarò in piazza a Montecitorio. In modo composto, pacifico, democratico. Contro il governo “chiamiamo a raccolta decine di milioni di italiani che non si rassegnano a questa schifezza. È un governo che parte col minimo del consenso, è una operazione di palazzo’.