E’ stato un 14 luglio di sangue per Nizza e per la Francia, costato 84 morti e un centinaio di feriti, tra cui molti bambini.
La folla stava assistendo ai fuochi d’artificio sulla Promenade des Anglais, il viale sul lungomare di Nizza quando dopo le 22 un camion si è lanciato sul pubblico riunito per la festa nazionale.
I testimoni raccontano di colpi di fuoco sparati dalla polizia per fermare il camion nella sua corsa folle, lunga ben due chilometri e a zig zag, per fare più vittime possibile.
Un nuovo massacro dopo quello del 13 novembre scorso a Parigi. Sul selciato i corpi delle vittime coperti dai teli blu sono decine e c’è una vittima italiana tra i deceduti e sei dispersi.
Intanto è allerta massima anche in Italia dove il confine italo francese di Ventimiglia è stato bloccato nei minuti successivi all’attacco.
E c’è paura anche tra i cittadini a Napoli, dove bandiere a mezz’asta sventolano sull’Istituto francese, sede del Consolato. Attualmente, l’area del Grenoble è presidiata 24 ore al giorno dai militari di “Strade sicure” e da volanti dei Carabinieri,
E il prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone ha sottolineato che sono state rafforzate quelle misure sulle quali si era intervenuti in seguito agli eventi di Parigi di qualche mese fa. Abbiamo mantenuto quella allerta ha aggiunto, e sensibilizzato tutte le forze dell’ordine sugli obiettivi ritenuti più sensibili.
Il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli Lucio D’Alessandro ha espresso ai nostri microfoni il suo cordoglio e lo sgomento per i fatti di Nizza.