Catturato Roberto Manganiello, leader dei Marino

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Dopo essere sfuggito alla cattura per circa 3 anni finisce in manette uno dei 100 latitanti più pericolosi secondo le forze dell’ordine. Si tratta di Roberto Manganiello, leader del clan camorristico scissionista Marino attivo nell’area nord di Napoli. Il 35enne è ritenuto responsabile dei reati di concorso in duplice omicidio e porto e detenzione illegale di armi, reati aggravati dalle modalità mafiose. L’arresto è stato condotto dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, del Commissariato di Scampia e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato nei pressi di Orta di Atella, in provincia di Caserta, dove Manganiello si nascondeva all’interno di un’abitazione di Via Lampitelli. Ad incastrarlo una pizza a domicilio, consegnata dai poliziotti travestiti da finti pony express. Il ricercato, intento a vedere l’incontro di calcio Inter-Napoli in compagnia di una ragazza napoletana di 30 anni, non era armato e non ha opposto resistenza all’arresto. Latitante dal 2013, il boss era già ricercato per il concorso nell’omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, fedelissimi del clan camorristico Di Lauro facente capo a Paolo di Lauro detto Ciruzz’ o’milionario, consumato nell’Ottobre del 2004, e che diede l’avvio ad una delle più cruente faide di camorra, la prima di Scampia. Da latitante Manganiello gestiva personalmente i traffici illeciti legati al traffico di sostanze stupefacenti ed alle estorsioni del clan camorristico Marino, ancora attivo nell’area nord di Napoli, ma che ora ha visto assicurare alle forze dell’ordine il proprio leader.