Promozione del corretto uso dei farmaci in base ”a rigorosi protocolli scientifici”, ottimizzazione del ”flusso di segnalazione delle reazioni avverse ai farmaci” da parte dei pazienti ai medici e da questi agli uffici tecnici della Regione al fine di ”migliorare la qualità dell’assistenza, contenere la spesa e ridurre il contenzioso medico legale”. Ed ancora: ”formare i primari delle aree mediche e chirurgiche di Asl e ospedali e i coordinatori infermieristici delle Aziende sanitarie campane sul fronte della farmacovigilanza”. Sono questi, rileva una nota, gli obiettivi di un progetto formativo di risk management e farmacovigilanza messo in campo dal Dipartimento di Scienze biomediche avanzate dell’Università Federico II di Napoli (direttore Claudio Buccelli) in collaborazione con la Regione. L’Università Federico II cura la progettazione e la realizzazione del corso
Responsabile scientifico del progetto è il prof. Massimo Niola, associato di Medicina legale e direttore della Scuola di specializzazione in Medicina Legale della Federico II. Il progetto, che propone, ”un’innovativa metodologia operativa di risk-management per il contenimento della spesa da eventi avversi causati dall’impiego dei farmaci”, è stato presentato a Napoli nella sala conferenze della casa editrice Idelson Gnocchi in via Pietravalle.
Tra i relatori gli interventi di Paola Frati (Ordinario di medicina legale all’Università di Roma La Sapienza) e Mariano Cingolani (Ordinario di Medicina Legale all’Università degli studi di Macerata).
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