Cimiteri, non c’è l’assalto. Sepe durante la messa tuona contro i boss

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Commemorare i propri cari defunti, recandosi al cimitero a Napoli, oggi è diventata un’impresa epica. Raggiungere l’ipogeo di Poggioreale, quello monumentale, il più grande della città, a causa di strade interrotte e paralisi in tangenziale, è diventato quasi impossibile. Eppure c’è chi non rinuncia a questa mesta ricorrenza, affrontando una volta arrivato anche le buche nei viali interni, scalinate rotte e un degrado evidente. Cappelle decadenti e congreghe fatiscenti, oltre all’ennesima beffa della questione legata alle luci votive.
Eppure anche a causa del maltempo stamattina non si è registrata la consueta folla. Anche sei parcheggiatori abusivi, nonostante le denunce, hanno fatto affari d’oro.
L’Arcivescovo di Napoli, il Cardinale Sepe, ha celebrato la messa nella chiesa monumentale. Il presule ha fatto riferimento, durante la sua omelia alla condizione dei boss e dei camorristi. A chi vive nelle organizzazioni criminali, capaci di accumulare oro e ricchezze, ma costretti a vivere e a morire come topi.
Tra i banchi l’assessore comunale ai cimiteri, Enrico Panini, il Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Chiara Marciani e i rappresentanti delle forze dell’ordine.