Comandante “Giggino” guida il primo corteo “acqueo”, ma non chiamatela flotta

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Avrebbero dovuto salpare in 400 da Napoli per salvare i migranti in mare, almeno nei roboanti annunci del sindaco, Luigi de Magistris.

Col passare dei mesi però, il cordone umanitario napoletano è diventato un semplice corteo marino di solidarietà umana nei confronti di chi salva le vite dei tanti immigrati costretti a partire dall’Africa per cercare salvezza in europa.

Nel giorno in cui è stata arrestata Carola rackete, capitano della Seawatch, alla partenza dal Molosiglio, questa mattina, non erano certo 400 e neanche 120 le imbarcazioni, così come aveva comunicato il comune di Napoli alla vigilia.

E’ cambiata anche la barca su cui avrebbe dovuto salire Luigi de Magistris con i suoi assessori.

A bordo della Pilgrim, e non sulla troppo patriottica Italia, il sindaco ha guidato il risicato corteo a cui hanno preso parte anche gli equipaggi di alcune navi ong, tra questi la Mar Jonio, sequestrata in base al decreto Salvini dopo aver recuperato 30 naufraghi in mare nel canale di sicilia