Coronavirus a Napoli, aperta la “Casa per i senza dimora” voluta dal cardinale Sepe

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Un alloggio per oltre 40 persone che non hanno una casa, ai senza dimora che abitualmente vivono per le strade, sotto i portoni o i portici.

Si chiama la “Casa per senza dimora” aperta ieri a Napoli, in attuazione del Progetto “La Chiesa che accoglie”, voluto dal cardinale Crescenzio Sepe, a nome della Diocesi e realizzato in sinergia con i Padri Gesuiti, che hanno dato in comodato d’uso l’immobile di via Sant’Ignazio di Loyola, a Cappella Cangiani.

La responsabilità gestionale e amministrativa della “Casa per senza dimora” è stata affidata alla cooperativa sociale “Accoglienza Vincenziana”, presieduta da Suor Giovanna Pantaleo e all’Associazione “Giovani per San Vincenzo”, del presidente Luigi Carbone.

Gli ospiti della struttura avranno in dotazione biancheria personale e da camera e l’abbigliamento necessario.

Oltre l’alloggio, verranno assicurati vitto e ogni possibile assistenza, compresa quella sanitaria e l’animazione.