”Cuore Colpevole”, il rock incontra l’arte

E’ il nuovo album dei NEBRA prodotto da Luigi Mazzesi per la News LM Records

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E’ uscito ”Cuore Colpevole” il nuovo album dei NEBRA, un progetto che unisce il rock all’arte, disponibile su CD (e prossimamente anche nella versione in vinile), in vendita nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali.

Prodotto da Luigi Mazzesi per la New LM Records, contiene undici tracce inedite + un remix firmato CHRISTO come bonus track.

Tra napoletanità e una strizzata d’occhio ad altre culture, Aurora Pelosi (voce), Gianni Gargiulo (chitarra), Lucio D’Arrigo (basso) e Alfredo Manzo (batteria) affrontano anche in questo secondo disco un viaggio attraverso i miti e le leggende, interpretando gli antichi racconti come specchio ed espressione dei tempi moderni.

L’album vede la collaborazione di un nutrito gruppo di artisti contemporanei che hanno simbolicamente adottato ogni brano, lasciandosi ispirare dalle musiche e dai testi per abbinarvi una propria opera. Un progetto, questo, che ha preso vita oltre un anno fa e che intende portare alta la bandiera del movimento artistico presente oggi a Napoli, che sia musica, pittura, scultura, fotografia o poesia.

La copertina è un’elaborazione grafica dedicata a Riccardo Dalisi del quale, nel booklet che correda il CD, è pubblicata anche un’opera inedita, insieme a quelle di Barbara Karwowska, Giovanni Manzo, Oni Wong, Pinasv Boen, Ulderico Di Domenico, Federico Iadarola, Mariano Gison, MariOrb, Cristabel Christo, Nando Spina e Aurora Pelosi.

Sono quattro i temi attorno ai quali ruota questo nuovo album: AMORE-INGANNO-MORTE-MAGIA così come forte è il valore simbolico di ognuno dei racconti messi in musica. Ci sono le storie di streghe e dei loro rituali magici, come in ”Janare” e in ”Vico Pensiero” nelle quali l’amore si mescola alla magia. Troviamo l’inganno in ”Accort’ ‘a Serpe”, ”Jack o’ Lantern”, e ”Il Drago del Wawel”, tutte ispirate a miti appartenenti ad altre culture e tradizioni popolari. La paura della solitudine e la rabbia sono rappresentate in ”The Glamis Castle’s Ghost”, che racconta la leggenda del vero fantasma del Macbeth di Shakespeare. ”Fuoco al Fuoco” racconta, invece, il mito di Prometeo, simbolo di ribellione, umanità e libertà ed è un esplicito messaggio per contrastare il fenomeno degli incendi dolosi e sensibilizzare la gente al rispetto della propria terra e delle proprie risorse. C’è il mito dell’origine della città di Napoli in “Parthenope” e “Friends” è un omaggio alla lingua napoletana ed al suo slang sempre efficace che va evolvendosi. ” ‘O Munaciello” è la figura emblematica per eccellenza, uno spirito maligno o benigno che, secondo una radicata credenza popolare, alberga nelle nostre case e troppo spesso funge da capro espiatorio per le proprie malefatte. Ogni brano è sempre collegato in qualche modo a temi più o meno scabrosi, ma anche più leggeri e comunque di attualità, come nella title track ‘’Cuore Colpevole’’ che, attraverso il racconto di un’antica leggenda napoletana, affronta inequivocabilmente il dramma degli abusi e dei femminicidi ed è una chiara condanna ad ogni tipo di violenza, psicologica o fisica sulla donna.