Da indesiderato a trionfatore: il destino del neo presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca

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Pochi mesi fa, prima della pandemia e del lockdown, il centro sinistra s’interrogava sulla possibilità di non ricandidare Vincenzo De Luca a presidente della regione Campania, per non minare l’asse di Governo Pd – Movimento Cinque Stelle, viste le frizioni tra il gruppo pentastellato regionale e il governatore uscente.

I sondaggi davano in vantaggio Caldoro e il centro destra. Poi, il blocco dei treni provenienti dal nord e il cosiddetto metodo del lanciafiamme usato durante il lockdown hanno rappresentato quella sliding door, la porta scorrevole che ha finito per cambiare il destino di Vincenzo De Luca e dell’intero centro sinistra.

Sondaggi ribaltati, quindici liste a sostegno.

Doveva trionfare De Luca e, alla fine, ha trionfato con il 70% dei consensi trascinando la coalizione come non accadeva dai tempi di Antonio Bassolino.

L’unica differenza è che Bassolino riusciva a tenere insieme comunisti italiani e l’Udeur di Mastella. De Luca si è affidato anche a volti noti della destra regionale.