Demolizione scuole a Napoli, scopri quali sono

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Scuola Rocco Jemma Napoli

Non c’è soltanto la Rocco Jemma da demolire. Sei le scuole che il comune intende abbattere, perché non a norma, per poi ricostruirle. Con i fondi del Pnrr. La Rocco Jemma di Materdei per esempio non rispetta i criteri antisismici e da settimane si è scatenata una polemica tra il comune di Napoli, la dirigenza della scuola e i genitori degli studenti. Questi ultimi preoccupati per l’assenza di strutture alternative.

Oltre alla struttura di via Guglielmo Appulo, rientrano nel piano l’istituto comprensivo de Simone; la scuola dell’infanzia Ovidio Decroly nel quartiere Colli Aminei, il nido Chance del 48° Istituto comprensivo Madre Claudia Russo (Barra), scuola dell’infanzia Villa Adele a Piscinola e la Cassano, scuola dell’infanzia che si trova a Secondigliano

 

In un comunicato, in cui annunciano un presidio di protesta per domani pomeriggio in piazza Municipio, i rappresentanti del Comitato genitori Scuole pubbliche di Napoli si dicono preoccupati: “A metà Gennaio l’assessora alla (d)istruzione Maura Striano non ha ancora comunicato dove verranno ricollocate le scuole e i nidi coinvolti durante i lavori”.

IL COMUNICATO DEL COMITATO GENITORI SCUOLE PUBBLICHE

Continua la nota inviata ai giornalisti per annunciare il presidio. “6 scuole a Napoli! Questo rischia di essere lo scenario a Settembre. Non solo: mentre tra le scuole individuate (sparse tra Colli Aminei, Secondigliano, Piscinola, Barra) ce n’è almeno una – la Rocco Jemma di Materdei – che non sembra proprio avere urgenza di essere addirittura demolita, ce ne sono altre escluse da questi interventi che sono state EVACUATE, a inizio 2023, perché inagibili. E’ il caso del Nido Marcellino a Via Manso.
Arriviamo così a 6 edifici, già chiusi o che chiuderanno in pochi mesi, senza che si sappia ancora”

LE DOMANDE DEI GENITORI ALL’ASSESSORE COMUNALE

– dove saranno ricollocate le bambine e i bambini
– come sono state scelte le scuole, visto che evidentemente ce n’erano e ce ne sono altre con gravi problemi strutturali
– perché si è deciso di demolire e ricostruire invece di intervenire per riabilitare più edifici.
Il Comune è talmente trasparente che nemmeno i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte sanno nulla” .