venerdì, Novembre 15, 2024
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Donato De Caprio, l’assassina della mamma aveva premeditato il delitto

Nei mesi precedenti avrebbe studiato tutto nei minimi particolari

Avrebbe progettato per tutto il mese precedente la rapina all’interno dell’abitazione della vittima. Ma solo la mattina del 18 aprile scorso sarebbe riuscita a entrare con l’inganno per appropriarsi di oggetti preziosi e danaro. Ma c’è di più: avrebbe portato con sé il tubicino di gomma dell’aerosol poi utilizzato per strangolare la vittima dopo una breve colluttazione. Infine, prima di abbandonare il luogo del delitto avrebbe tentato di incendiare il cadavere. E’ questo lo scenario definito dai magistrati e che aggrava la posizione di Stefania Russolillo, accusata di avere ucciso la sua vicina di casa, Rosa Gigante, mamma del tiktoker Donato De Caprio.

OMICIDIO PREMEDITATO

Stefania Russolillo è già in carcere. Era stata fermata nelle ore successive al delitto ed aveva parzialmente ammesso le sue responsabilità. Aveva parlato, però, di una lite per futili motivi poi degenerata. Adesso la sua posizione si aggrava. L’accusa che l’aveva portata in cella, omicidio semplice, è stata trasformata in omicidio aggravato dalla premeditazione, rapina aggravata e tentata distruzione di cadavere. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e coordinate dal sostituto procuratore, Maurizio De Marco. Nell’abitazione della presunta assassina è stata ritrovata la macchinetta per l’aerosol dalla quale sarebbe stato sottratto il tubicino divenuto poi arma del delitto. Occorre ricordare che il primo ad accusare la donna fu proprio il compagno, che nelle ore immediatamente successive all’omicidio collaborò attivamente con gli inquirenti per identificare la donna.

L’APPELLO DI DONATO DE CAPRIO

Ora si attende il processo che dovrà definire l’eventuale condanna, quella invocata proprio dal figlio della vittima, Donato De Caprio, che ai milioni di fans su Tik Tok aveva confidato il suo desiderio di giustizia.

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