La porta d’ingresso completamente divelta. L’interno distrutto, così come le vetrine dei negozi vicini e delle poche auto che si trovavano parcheggiate in via Pessina la scorsa notte quando un ordigno è esploso in corrispondenza dello Shabbit Caffè. E’ il racket la prima ipotesi formulata dagli inquirenti, anche se il titolare ha negato di aver ricevute minacce da organizzazioni criminali. L’episodio è avvenuto a pochi passi dalla stazione della metropolitana di piazza dante. La deflagrazione è stata molto potente, danneggiando il locale a piano terra, gli infissi e le vetrate di alcune finestre della palazzina ed un’autovettura che era nei pressi del locale. Le porte del bar sono state completamente divelte ed anche all’interno ci sono stati danni ma, dai primi sopralluoghi delle forze dell’ordine, c’è la probabilità di recuperare le immagini della videosorveglianza installata sia all’interno che all’esterno del locale. Il primo intervento è stato quello delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura che, poco dopo l’esplosione, hanno effettuato i rilievi, lavorando insieme ai Vigili del Fuoco. Decine le telefonate di allarme, ricevute dalla polizia dai residenti della zona,richiamati al forte boato. Sul posto anche la sezione scientifica della Polizia di Stato e gli agenti della Squadra Mobile della Questura, che stanno effettuando le indagini. L’area è stata posta sotto sequestro.