Evasione fiscale e bancarotta, arrestati commercialista e 3 imprenditori: sequestrato il Castello Aragonese di Ischia

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Un commercialista napoletano e tre imprenditori sono finiti agli arresti domiciliari per bancarotta ed evasione fiscale, due finanzieri invece, sono indagati per corruzione (per aver preso una mazzetta per modificare un verbale), 40 milioni di beni sono stati sequestrati tra cui il Castello Aragonese di Ischia, un immobile nell’isola di Capri e vari stabili tra Napoli e Roma.

È il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Napoli coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord che ha svelato l’attività illecita di un professionista napoletano che, secondo l’accusa, svuotava il patrimonio di società insolventi prima della dichiarazione di fallimento, commettendo anche reati tributari.

Il commercialista avrebbe poi elargito un compenso a due finanzieri per modificare un verbale ed evitare così di non far incorrere un suo cliente in un illecito penale, ma avrebbe frodato lo stesso il suo cliente «trattenendo per sé parte dell’illecito compenso», informa una nota della Procura. Sette, complessivamente, le società individuate dalla Guardia di Finanza detentrici del patrimonio illegale.

Sui due finanzieri, «sono in corso di esecuzione misure coercitive», spiega la Procura della Repubblica di Napoli Nord.