mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Giovani uccisi a Ercolano, Palumbo si è tradito con le telefonate

L'uomo ha sempre sostenuto che i ladri gli erano entrati in casa, mentre parlando con le forze dell'ordine dichiarato "ci sono i ladri fuori casa".

Giovani uccisi a Ercolano, Palumbo si è tradito con le telefonate

Nelle due telefonate effettuate quando aveva finito di sparare, Vincenzo Palumbo, l’autotrasportatore accusato del duplice omicidio volontario di Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, avvenuto la notte tra il 28 e 29 ottobre a Ercolano si sarebbe tradito.

L’uomo ha sempre sostenuto che i ladri gli erano entrati in casa, mentre parlando con le forze dell’ordine ha più volte dichiarato “ci sono i ladri fuori casa” e ancora “mi sono trovato due-tre ladri fuori casa, ho sparato un paio di colpi”.

“NON CHIEDE MAI SCUSA”

“Non chiede mai scusa alle vittime, ha aggiunto Bartolino, non ha mai pronunciato questa parola”.

Giuseppe e Tullio, aggiunge “erano due fiori recisi, non dalla falce o dall’aratro ma dalle pallottole. E sono quelle che parlano, e ci dicono che l’ imputato ha sparato per uccidere, i suoi erano colpi mirati”.

Per corroborare la tesi secondo la quale Palumbo avrebbe fatto fuoco per ammazzare, Bartolino evidenzia tre punti.

Vi erano erano dei lampioni nei pressi dell’abitazione dell’imputato.

La Panda aveva i fari accesi e le luci del terrazzo di casa sua le aveva accese prima di uscire sull’uscio armato di pistola.

Inoltre le condizioni meteo quella notte erano ottimali, quindi la visibilità era perfetta.

Chiunque, con le sue doti di abile tiratore, se avesse voluto intimidire eventuali ladri, non avrebbe potuto commettere errori sparando.

Inoltre la distanza tra l’auto e colui che ha sparato era piuttosto ravvicinata.

In sostanza per un tiratore esperto come Palumbo era veramente impossibile sbagliare il bersaglio.

Eppure ha colpito più volte l’auto, ben sei, uccidendo prima Giuseppe che è alla guida e poi Tullio.

“Non è un errore, non è una aberratio ictus”, ha evidenziato l’avvocato.

La madre di Fusella, Immacolata Esposito, a questo punto, non ha potuto trattenere le lacrime, presa dallo sconforto ha abbandonato l’aula in preda al dolore.

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