Terapie sempre più vicine alle esigenze del paziente, meno farmaci da assumere quotidianamente, meno effetti collaterali e uno stile di vita “normale”, quasi uguale a quello di chi non è sieropositivo.
Sono le nuove frontiere della ricerca sull’HIV di cui si parla a Napoli in occasione del III Workshop Nazionale “Hot Topics in Infettivologia”.
Scopo del convegno è la presentazione delle più significative novità nel campo delle malattie infettive ad un pubblico di specialisti interessati.
Con le terapie attuali infatti l’aspettativa di vita di chi è sieropositivo è quasi sovrapponibile a quella di chi non ha contratto l’infezione; inoltre le molecole a disposizione oggi riducono quasi a zero gli effetti tossici nel lungo periodo e hanno diminuito drasticamente il numero di farmaci da assumere.
Se con l’attuale standard terapeutico infatti le persone con HIV assumono tre o quattro farmaci ogni giorno, il presente è già caratterizzato dal regime a due farmaci ed il futuro si annuncia interessante, grazie alla presenza di studi molto avanzati per associazioni a due farmaci da somministrare per via intramuscolare ogni 1-2 mesi.