L’identità diventa opera d’arte. Straordinario successo per la mostra “Il coraggio di essere Frida” di Susi Sposito in collaborazione con Alessandro Tarantino, inaugurata ieri al Museo Civico Filangieri di Napoli e visitabile fino al 2 febbraio 2020.
In quella ‘contemporanea Wunderkammer’ che è la sala Agata del Filangieri, moda e fotografia hanno dialogato con le opere pittoriche del passato, raccontando una storia nuova: la bellezza dell’unicità di ogni esistenza.
In mostra, una selezione della collezione moda “Il coraggio di essere Frida” della fashion designer Susi Sposito, che per celebrare l’identità libera da ogni tipo di stereotipo, si è ispirata all’esperienza personale ed estetica di Frida Kahlo: una serie di pezzi unici, non ripetibili in serie, impreziositi da fiori e animali, bustini steccati, gonne in tulle e coloratissime stole, per omaggiare lo stile sui generis della celebre artista messicana.
Fulcro del progetto, portato avanti dal 2016, sono stati dodici ritratti d’autore a cura del fotografo partenopeo Alessandro Tarantino, davanti al cui obiettivo persone comuni – di ogni età, genere e professione – hanno accettato di mettersi in gioco, indossando un capo realizzato ad hoc da Susi Sposito e portando fuori di sé l’essenza del proprio mondo interiore. Make up e hair styling degli scatti sono stati a cura della giovane e talentuosa Marina Caragallo, sensibile al concetto di identità e diversità.
L’estro artistico di Frida Kahlo è stato inoltre omaggiato con una preziosa opera dell’artista Claudia Mazzitelli, che con le sue “pittosculture” ricche di dettagli e contenuti simbolici, è capace di raccontare interi mondi.
Il vernissage de “Il coraggio di essere Frida” si è aperto con una coreografia delle allieve del centro studi Artedanza di Fortunato D’Angelo e Susy Contino, che hanno incantato gli oltre trecento ospiti con una coreografia sulle note di “Historia de un amor” di Carlos Almaran. Degustazione di vino a cura di Cantine Farro del Fusaro.