Si allenta la morsa del covid, la cu incidenza in tutto il Paese è in continuo calo. Non c’è alcuna regione, questa settimana, classificata a rischio altro, mentre in quattro (Umbria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Liguria) sono a rischio moderato e 17 (tra cui la Campania) a rischio basso. E’ ciò che evidenzia il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e ministero della Salute sull’andamento del Covid-19 in Italia. Le terapie intensive sono sostanzialmente vuote e anche nei reparti la pressione è molto flebile, nonostante i continui allarmi per un’eventuale ripresa della circolazione del virus alla fine di questo mese.
LABORATORI DI ANALISI IN CRISI
Ma, a differenza delle ipotesi più o meno affidabili affidate ai medici dei Pronto Soccorso, ciò che è realtà tangibile è il disagio che devono patire gli utenti che devono sottoporsi ad analisi e cure. Il sistema dei tetti di spesa mensili, che avrebbe dovuto risolvere le criticità , sostanzialmente non funziona. Il meccanismo di finanziamento messo in campo dalla regione per coprire le prestazioni di analisi di laboratorio, delle indagini diagnostiche (tac, ecografie, radiografie ecc,) e delle visite specialistiche presso le strutture convenzionate, non sta dando i suoi frutti. Pertanto, come già accadeva prima dopo il 10 di ogni mese chi prova a prenotare un esame si vede rispondere che dovrà pagarselo da solo perché i fondi sono esauriti. Uno stillicidio per i malati e una vera e propria odissea per chi periodicamente deve sottoporsi a controlli.
TETTI DI SPESA SALTATI IL 10 DI OGNI MESE
In pratica, in dodicesimi, ogni trenta giorni, si ripresenta quello che un tempo si verificava a fine anno. Ricordate? Assistenza garantita fino a settembre, poi convenzione bloccata ovunque. Ma adesso si aggiunge un’altra questione: le liste d’attesa lunghe e incomprensibilmente poco flessibili nel privato, che si sovrappongono a quelle (pure peggiori) nel pubblico. Insomma chi è chiamato a decidere e a studiare strategie adeguate non sembra in grado di farlo e tutto questo, come sempre accade, si riflette sulla pelle dei cittadini fragili e bisognosi di cure.