Sensibilizzare i minori a rischio, italiani e non, presenti nelle carceri e gli studenti delle scuole superiori sui temi dell’odio razziale e dell’omofobia, promuovere concorsi letterari, artistici e laboratori multimediali sulle problematiche dell’immigrazione per poter contare su produzioni da proporre nelle aste di beneficenza con incassi devoluti ad enti pubblici ed associazioni di categoria al fine di creare dei laboratori multimediali e di indirizzare i giovani a professioni del settore cinematografico. Questi gli obiettivi del progetto “La Voce di Abdul”, promosso dall’associazione Anthos, che ha sede a Pompei, che è stato raccontato da Patrizia Canova.
All’incontro con i giornalisti, moderato da Ornella Mancini, era presente anche, l’avvocato Hillary Sedu, vittima recentemente di un episodio di discriminazione presso il Tribunale per i minorenni di Napoli.
Nel corso della conferenza stampa è stata proiettata una clip del film “Caina”, realizzato gratuitamente dalla Casa di produzione Movieland, che ‘racconta’ l’immigrazione attraverso gli occhi di una donna, Caina appunto, che per mestiere smaltisce i cadaveri degli immigrati.