L’appello di mamma Alessandra per la piccola Julia: “Aiutatemi a darle un futuro”

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Appello per Julia

L’appello di mamma Alessandra per la piccola Julia: “Aiutatemi a darle un futuro”. Un appello straziante lanciato attraverso la rete, dal profilo Facebook.  Alessandra Buzzo nei giorni scorsi, insieme al marito Fabricio, hanno parlato della loro storia. O meglio della storia della piccola Julia che, a soli 7 anni, ha bisogno di una costosa riabilitazione. “La speranza è che la nostra bambina possa avere le terapie di cui ha bisogno – dice mamma Alessandra -. A soli 7 anni ha già sofferto tanto, il nostro sogno è che il suo futuro possa essere pieno di sorrisi”.

RACCOLTA FONDI TRAMITE “GOFUNDME”

Lanciata e una raccolta fondi tramite il portale “Gofundme” per consentire alla bimba di svolgere le terapie di riabilitazione neuromotoria. Che le servono, ma che solo in minima parte sono garantite dal Servizio sanitario nazionale. La somma da raggiungere, 40.000 euro, garantirebbe alla famiglia (lei napoletana, lui brasiliano, da anni residenti a Milano) il sostegno necessario. Soldi che più di ogni altra cosa servirebbero a garantire a Julia una prima visita (e forse una presa in carico) presso l’ADELI Medical Center di Piešťany (Slovacchia). Una struttura che è all’avanguardia per la riabilitazione di bambini e adulti.

JULIA E L’ENCEFALITE AUTOIMMUNE

Nata nel 2015, Julia è stata colpita a soli 3 anni da un’encefalite autoimmune (encefalite di Rasmussen). Le sue condizioni sono peggiorate velocemente fino a quando nel maggio 2018 Julia viene trattata chirurgicamente con emisferectomia sinistra (separazione degli emisferi del cervello). Da allora la piccola viene sottoposta a costanti ricoveri riabilitativi. .  Per poter restare al fianco della sua bimba, Alessandra ha da subito rinunciato al suo impiego e per anni non ha potuto lavorare. Impossibile districarsi tra lavoro, ospedali e cliniche. Fabricio, papà dal cuore d’oro, ha fatto di tutto per guadagnare quanto più possibile. Da artigiano, ha lavorato anche 10 ore al giorno, ma le spese sono ora insostenibili.

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