Lavoro, i commercialisti in prima linea per la privacy

Al forum di Aversa hanno partecipato Raffaela Pignetti, Vincenzo Natale, Filippo Rossi, Sandro Fontana, Enrico Caiazza, Roberta Mazza e Attilio Pisani

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AVERSA – “Siamo pronti a fornire il necessario supporto alle aziende per l’aggiornamento della normativa sulla privacy. Con i dottori commercialisti, il Consorzio ha intrapreso un importante percorso di collaborazione per avvicinare sempre più i professionisti alle imprese, perché solo facendo rete, anche insieme alle istituzioni, si può assicurare alla Campania la crescita che merita. Sarò lieta di promuovere con il presidente e i consiglieri dell’Ordine un nuovo evento formativo presso la sede consortile”. Lo ha detto Raffaela Pignetti, presidente del Consorzio Asi Caserta intervenendo al forum “Privacy 4.0: formazione e soluzioni” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord, presieduto da Antonio Tuccillo.

“Si tratta di un nuovo approccio culturale che impatterà sicuramente sull’organizzazione degli studi professionali – ha osservato Vincenzo Natale, consigliere tesoriere dell’Odcec Napoli Nord, e che rappresenterà nel contempo anche un’opportunità di lavoro. La necessità di effettuare una valutazione dei rischi e di adeguare la struttura organizzativa dello studio alle nuove norme che impone la normativa europea sulla privacy in realtà è un’attività che diventerà peculiare: si tratta di un’opportunità per i professionisti e i dottori commercialisti saranno sicuramente dei validi interlocutori sia nei confronti della pubblica amministrazione sia nei confronti delle delle imprese idriche nei confronti delle altre professioni”.

“Il momento è molto complesso – ha sottolineato Filippo Rossi, BU Manager Cyber Security – Il cybercrime è diventato una parte importante del rischio che corriamo costantemente come cittadini e come aziende. Non esiste la ricetta per essere sicuri ma ci sono alcuni fattori da prendere in considerazione, in primis la necessità di strutturare le reti con protezioni di alto livello con firewall, antivirus e tutti gli strumenti informatici che possono essere utili a fare questo tipo di attività. L’altra componente importante è la consapevolezza informatica, ossia tutte le persone che utilizzano gli strumenti informatici devono essere messi a conoscenza del fatto che hanno delle armi in mano perché i personal computer, i cellulari sono attaccabili dall’esterno attraverso virus e quindi estorcere informazioni senza che noi ce ne rendiamo conto”.

Secondo Attilio Pisani, presidente della Commissione Diritto Penale dell’Economia,“A cambiare è soprattutto l’impianto normativo: oggi ci troviamo di fronte ad una fase di valutazione del rischio e ad una di individuazione delle misure necessarie per affrontare questi rischi”.

Per Enrico Caiazza, direttore tecnico commerciale Sync Security, “il Regolamento Europeo sulla protezione dei dati introduce una serie di novità: per la prima volta un approccio di valutazione legata al Risk analysis che impatta tanto la parte burocratica che riguarda le procedure di Policy informative quanto quella che riguarda il mondo tecnologico, le infrastrutture e la Sicurezza Informatica”.

“Nel corso dell’incontro – ha evidenziato Sandro Fontana, consigliere delegato dell’Ordine  – è stata analizzata la nuova normativa europea sulla privacy che entrerà in vigore il prossimo 25 maggio ed il suo ambito di applicazione, fornendo indicazioni dettagliate su come affrontare il nuovo adempimento e analizzando la valutazione di impatto. Verranno illustrate le nuovi sanzioni previste, proporzionali al carattere doloso o colposo delle violazioni (oltre che alla natura, gravità e durata delle stesse)”.

Al convegno, moderato da Luca Lo Presti (consigliere d’amministrazione della Sync Security BU Manager Sync Lab) è intervenuta anche Roberta Mazza (BU Manager Consulting & Compliance Sync Security).