Dopo Matteo Garrone, Gabriele Muccino e Gianfranco Rosi, nella Cappella Palatina, alla Reggia di Caserta è arrivato Paolo Genovese, vincitore con il suo ultimo film “Perfetti Sconosciuti” di due David di Donatello come miglior film e miglior sceneggiatura e del premio al Tribeca Film Festival per la miglior sceneggiatura. Genovese è stato il protagonista della serata di ieri organizzata dall’Univeristà Sun Crea Cultura e realizzata da Ciak, dal titolo Maestri alla Reggia, dedicata ai grandi registi del cinema italiano.
Intervistato da Claudio Masenza, giornalista di Ciak, il regista di “Incantesimo napoletano”, scritto insieme a Luca Miniero, e di “Immaturi” e “Tutta colpa di Freud”, ha raccontato l’inatteso successo di “Perfetti sconosciuti”, che racconta i segreti, la verità e la vita che va i pezzi per gioco di tre coppie di amici che si incontrano a cena. Una psicoanalisi collettiva, che è riuscita ad affascinare il pubblico, riportando in auge la commedia all’italiana.
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