«Quanto vale il diritto alla salute dei cittadini per una Regione che si “dimentica” di pagare i medici che si stanno formando per essere domani pronti a sostenere il carico delle cronicità e realizzare una medicina di prossimità?».
Se lo chiedono i rappresentati sindacali di Napoli della Federazione Italia dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) Luigi Sparano e Corrado Calamaro. Il tema è quello dell’ingiustificabile mancata erogazione delle borse di studio per quasi 200 medici che lo scorso aprile hanno iniziato il corso di formazione specifica in medicina generale del triennio 2021/24.
«Pariamo di colleghi medici che non possono svolgere alcun altro compito e che hanno famiglie da mantenere e devono pagare affitti e bollette sempre più salate», denunciano dal sindacato. «Questi colleghi, dopo sette mesi, non hanno ancora ricevuto un solo euro dei 966 euro lordi previsti al mese». Nel mese di ottobre, dopo varie sollecitazioni portate avanti dalla FIMMG, la Giunta Regionale aveva approvato la delibera per il pagamento delle borse arretrate, tuttavia ad oggi i quasi 200 medici in formazione possono solo constatare l’ennesimo mancato accredito.
«La Regione Campania – ricordano dal sindacato – è l’unica ad oggi a non aver ancora erogato alcuna mensilità ai colleghi». La gravissima conseguenza è che ormai oltre 130 medici hanno abbandonato il corso. Con l’aggravante di una carenza senza precedenti che nella sola regione ha raggiunto quasi 300 medici di famiglia mancanti, sempre più presidi di Guardia Medica e 118 scoperti, mentre più di 160mila cittadini (nel solo capoluogo partenopeo) attendono, invano, un medico.