Non solo la tragedia dei viaggi in mare, gli sbarchi, le difficili condizioni nei centri di accoglienza. Dopo le scioccanti immagini della Repubblica Ceca, con i migranti segnati dalla Polizia con un pennarello sul braccio recanti i numeri di treni e cabine, la richiesta della chiusura del valico del Brennero fatta dalla Germania all’Italia, i tanti muri paventati e i blocchi dell’Accordo di Scenghen ancora le tragiche immagini di bambini morti in mare. La Campania è tra le maggiori regioni destinati all’arrivo di persone immigrate, nonchè tra le principali sedi di stanziamento di famiglie provenienti da altre nazioni. La parola chiave è accoglienza, nelle varie forme umanitarie, didattiche e di assicurazione della dignità. Ne abbiamo parlato con Maria Teresa Terreri, presidente di Cidis Onlus, facente parte del progetto Jalla, servizio regionale di Mediazione Culturale.
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