L’allenatore del Napoli Calcio femminile ed il difensore Elisabetta Oliviero hanno analizzato l’amara sconfitta contro il Sassuolo.
LE DICHIARAZIONI DI GEPPINO MARINO:
“La partita con un il Sassuolo può essere suddivisa in tre parti differenti. Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, nonostante il loro ottimo lavoro tra le linee con i centrocampisti. Siamo riusciti a tenere sotto controllo la situazione anche dopo il gol. Purtroppo nel secondo tempo, con le tre sostituzioni imposte causa infortuni, abbiamo dovuto preparare un’altra partita. Siamo entrati con il piglio giusto. Abbiamo pagato un errore di inesperienza sul calcio di rigore. Il terzo gol poi, è stato un gesto tecnico superlativo di Bugeja. Evitarlo era quasi impossibile. Sono contento di aver visto le ragazze non mollare fino al triplice fischio. La squadra ha giocato, ha proposto un bel calcio con coraggio, personalità e senza tante titolari. Siamo all’inizio, questo devo dirlo. Stiamo ancora valutando quale sia il ruolo giusto per determinate calciatrici. C’è stata un pò di sfortuna con i pali, si. Ma io alla sorte ci credo poco, è stata una questione di demerito. La palla nell’area di rigore deve andare dentro. Ci aspetta tanto lavoro da fare. Bisognerà crescere e conoscere quelli che sono i nostri limiti. Sarà necessario conquistare ogni punto possibile d’ora in poi e lavorare sulla pigrizia e la presunzione. A volte squadre che hanno come obiettivo la salvezza devono pretendere meno, ma non è da me. Non è nella mia idea di calcio. Sto cercando di trasmettere questo alla squadra, di essere sempre propositivi. Dobbiamo migliorare nel palleggio, perchè a volte siamo più pericolosi nella fase di non possesso. Sono certo che rimedieremo con il lavoro e recuperando alcuni elementi che sono ai box. Abbiamo tre settimane per resettare e ripartire.
LE DICHIARAZIONI DI ELISABETTA OLIVIERO:
“Siamo una squadra che dovrà lottare su ogni pallone, pur essendo votati ad una certa idea di calcio. Perdere e ricevere elogi fa male. Alla fine quello che conta è la classifica. Noi dobbiamo lavorare a testa bassa durante questa sosta per il risalire in fretta.
Tre settimane per resettare e ripartire, dunque. Il 4 ottobre, al Caduti di Brema, arriva l’Inter.