Napoli, i clan nel business del Covid: 5 arresti e sequestri da 10 milioni

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Sono affiliati al clan Vanella Grassi, organizzazione criminale che diede vita nel 2012 alla seconda faida di scampia entrando in lotta con gli Abete Abbinante ovvero gli scissionisti che 8 anni prima avevano dato vita alla frattura del clan Di lauro, le 7 persone arrestate dalla guardia di finanza perchè destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli a conclusione di un’indagine della direzione distrettuale antimafia.

Trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dall’associazione mafiosa i reati contestati.

5 sono finiti in carcere, mentre altri due sono agli arresti domiciliari. La guardia di finanza ha inoltre sequestrato 11 società, beni mobili e immobili riconducibili agli arrestati per un valore stimato di circa 10 milioni di euro. L’indagine ha ricostruito l’espansione commerciale delle imprese del clan Vanella-Grassi “ che si erano inserite anche nelle attività collegate all’emergenza sanitaria da COVID-19, acquisendo anche incarichi nel campo della sanificazione dei locali commerciali. Tra i beni sequestrati svariati automezzi ed un’imbarcazione; beni che, sulla base degli elementi d’indagine, risulterebbero direttamente o indirettamente collegati ad attività illegali.