E’ Nicola Gratteri, 65 anni, il nuovo procuratore di Napoli. Il capo dei pm di Catanzaro è stato nominato dal Csm a maggioranza alla guida della procura più grande d’Italia. Il posto di procuratore di Napoli era scoperto da quasi un anno e mezzo, da quando Giovanni Melillo lo aveva lasciato per assumere l’incarico di capo della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
TRA LE INCHIESTE DI RILIEVO “RINASCITA SCOTT”
Non certo una sorpresa, la nomina di Gratteri che per la prima volta andrà ad esercitare le sue funzioni fuori dal distretto giudiziario della Calabria. In magistratura dal 1986. Tra le sue inchieste più roboanti, spiccano quella sulla strage di Duisburg del 2007, e la maxi-inchiesta, denominata ‘Rinascita Scott’, che ha portato alla sbarra 300 imputati e fatto emergere intrecci tra politica, ndrangheta e massoneria deviata. Inchieste che, oltre a costringerlo a vivere da 30 anni sotto la protezione di una scorta armata, lo hanno reso tra i magistrati più popolari d’Italia.
IL GOVERNO RENZI LO VOLEVA GUARDASIGILLI
Qualche anno fa era tra i papabili per la poltrona di ministro della Giustizia nel Governo Renzi. In seduta di Csm, Gratteri ha ottenuto 19 voti contro i cinque andati al procuratore di Bologna Giuseppe Amato e agli otto alla procuratrice aggiunta di Napoli Rosa Volpe, che è stata per un anno reggente della procura partenopea.