Niente scuola perché ha le treccine colorate, bufera sulla scuola media “Levi” di Scampia. La dirigente scolastica dell’istituto ha impedito l’ingresso a un alunno perché aveva un’acconciatura ritenuta “non ideonea”. La nonna dello studente, Concetta Cerullo, ha segnalato la vicenda al consigliere regionale Emilio Borelli sostenendo: “Il tutto è iniziato tre giorni fa, in occasione dell’incontro per l’accoglienza. La dirigente, parlando alla platea, ha affermato ‘invece di fare le treccine, comprassero i libri’, rivolgendosi palesemente a mio nipote che era l’unico bambino con quella acconciatura. Poi ha aggiunto ‘chi porta le treccine non può essere una persona acculturata’. Dinanzi le rimostranze di mia figlia le ha sbattuto la porta in faccia. Stamattina poi ha impedito a mio nipote di accedere a scuola. Non abbiamo parole. Noi abbiamo sempre rispettato tutte le regole. Abbiamo contattato le forze dell’ordine, appena possibile sporgeremo querela”.
La dirigente scuolastica, intervistata da Videoinformazioni, questa mattina ha confermato: “I genitori del ragazzo hanno firmato un patto, hanno aderito alle regole della scuola. Anche fanciulle con le meches, ad esempio, non riteniamo abbiamo acconciature idonee. Sono le regole della scuola e vanno rispettate”.