Un osservatorio attivo in cui recuperare l’originale relazione tra arte e sport.
Nasce così Sportopera, la sezione del Napoli teatro Festival curata da Claudio Di Palma che comprende 18 appuntamenti tra spettacoli, mostre, performance, reading, film e concerti, fino al 27 giugno.
Durante SportOpera, il teatro, il cinema, la letteratura diventano installazioni narranti e l’attore, e l’atleta, ricercano radici e forme remote e comuni.
Il tuffatore di Montale è l’ideale manifesto di questa edizione che si concentra sul non essere delle parole che ambisce alla vita dell’azione che si compie, come spiega Claudio Di Palma.
SportOpera si è aperto con Corpo B – le mani al teatro Sannazaro, in cui Lara Sansone con la regia di Benedetta Palmieri dà voce a piedi e mani. Le loro funzioni, le loro attitudini, i loro sensi controversi diventano una soggettiva surreale.
Roberto Bolle, Willem Dafoe, Marco D’Amore, Mario Martone e Mimmo Paladino, sono invece alcuni degli artisti invitati allo spettacolo su, o meglio alla Muhammad Alì, in cui un attore, Francesco Di Leva e un regista, Pino Carbone, incontrano il pugile, l’ attivista politico, sotto lo sguardo del pubblico e si confrontano con il senso dell’impossibile e della sfida, traendo ispirazione dal suo corpo, metafora della forza che supera ogni limite.