Operazione “città green” a Napoli: cestini per i rifiuti, portabiciclette, cura del verde al Vomero

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Dopo l’orto a Km zero fatto realizzare per i suoi dipendenti, l’imprenditore Salvio Bruognolo passa all’operazione “città green” per il quartiere Vomero.

L’attenzione all’ambiente, soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria come questo, sta crescendo. Imprenditori, aziende sostenibili, cittadini, hanno cominciato a prendersi letteralmente cura di Napoli, anche all’indomani degli ultimi sconfortanti dati sull’inquinamento presentanti da Legambiente, in cui è emerso come le città della regione scontino il mancato rispetto negli anni del limite suggerito per il Pm2,5 e in molti casi anche per il Pm10. In particolare, il capoluogo partenopeo, ha puntualmente oltrepassato i limiti previsti dall’OMS per le polveri sottili.

Salvio Bruognolo, imprenditore nella carrozzeria in Campania, non solo ha trasformato la sua azienda in una direzione ecologica, puntando al benessere dell’ambiente e delle persone fornendo ai dipendenti un orto a Km zero, ma ha anche investito nel suo quartiere, il Vomero, come cittadino, regalando alla V Municipalità e alla zona collinare di Napoli più di duecento cestini per la raccolta dei rifiuti e tutte le rastrelliere portabiciclette, posizionate in corrispondenza delle tre funicolari di Napoli e perfettamente integrate nel contesto urbano. Inoltre, ha “adottato” l’area verde di piazza Quattro Giornate: ogni mese una squadra di giardinieri si occupa di curare e migliorare i prati antistanti lo stadio Collana.

«La mia parola d’ordine è sostenibilità, – commenta l’amministratore unico di Auto Bruognolo – ho sempre prestato grande attenzione all’ecologia, fino a trasformare la mia azienda in un’impresa virtuosa, che rispetta l’ambiente. La mia scelta è assolutamente etica, non è dettata dal marketing. Basti pensare che nel settore dell’autoriparazione l’aspetto green non è una leva che fa presa sul pubblico e sul cliente finale ovvero non ci conduce a un riscontro diretto al business».

L’azienda nata nel 1971 negli anni è cresciuta e si è ampliata, mutando sino a diventare un vero multiservice green, con numerosi investimenti messi in campo per essere sempre più sostenibile. Ad esempio, è stato realizzato sui tetti della sede principale, che si trova a Mugnano, un impianto fotovoltaico. Si utilizzano soltanto macchine ibride anche per i veicoli di cortesia dei clienti, c’è il controllo dei rifiuti e delle acque, c’è un’area verde di oltre 5mila metri quadrati e a disposizione dei dipendenti è stato realizzato un orto dove coltivare verdure a Km zero. Ancora, sistemi robotizzati come il tintometro, che permette un notevole risparmio anche dei consumi energetici. Salvio Bruognolo ha anche lanciato a Napoli, sempre nella zona del Vomero, il primo centro di raccolta in collaborazione con la multinazionale Arval. L’aspetto ecologico consiste nel fatto che in questi centri, quando i clienti lasciano il veicolo per un intervento di manutenzione e riparazione, prendono all’istante un’auto sostitutiva ibrida e quindi non inquinante.  Inoltre sono stati ridotti i consumi di vernici con sistemi precisi e avanzati, proprio per impattare il meno possibile sull’ambiente. «Grande attenzione in questo periodo di emergenza sanitaria – conclude Bruognolo – è stata posta sì a protezione dell’ambiente, ma anche a salvaguardia dei dipendenti e dei clienti. Ogni lavoratore ha a disposizione grandi aree per muoversi, riducendo notevolmente i contatti e gli stessi centri di raccolta, consentono alle persone meno spostamenti».